Paura di guidare e deviazioni oculari latenti

“Ho la patente, ma guido il meno possibile perché non mi sento sicuro”.

“Non mi piace guidare di notte”.

“Mi stancano i viaggi lunghi, specialmente in autostrada”.

A volte queste affermazioni vengono da persone che non sono consapevoli di avere dei problemi di vista. Si tratta di disturbi secondari che vengono un po’ trascurati, talvolta non vengono nemmeno diagnosticati ad un esame oculistico di routine.

Certe difficoltà alla guida nascono da un problema di coordinamento binoculare. Non dimentichiamoci che la visione è il risultato dell’attività dei due occhi. Essi compiono normalmente insieme una serie di movimenti congiunti:

  • quando guardiamo lontano, gli assi visivi devono porsi ben paralleli per permettere una buona messa a fuoco di un punto distante (divergenza)
  • quando guardiamo vicino, gli assi oculari devono convergere in giusta misura a seconda della distanza dal viso del punto prossimo da focalizzare.

Questi movimenti di convergenza e divergenza durante la guida si susseguono in continuazione: lo sguardo si sposta dal fondo della strada al cruscotto, dallo specchietto retrovisore di nuovo alla strada, e così via.
Inoltre la nostra attenzione è sempre pronta a captare con la periferia visiva quello che accade sui due lati della strada per vedere se sbuca un’auto o qualcuno ci sorpassa.

Queste attività visive che si compiono in rapida successione sono apparentemente automatiche, ma richiedono in realtà una buona collaborazione tra i due occhi e una certa flessibilità per adattarsi ai continui e veloci cambi di messa a fuoco. Diverse persone non hanno però un equilibrio visivo così solido, ma sono affette da deviazioni oculari latenti. E questa situazione può interessare anche chi non porta normalmente gli occhiali”.

Deviazioni oculari latenti

Le deviazioni oculari latenti sono disturbi della binocularità apparentemente poco significativi, ma che possono accentuarsi in situazioni di impegno e controllo intenso, come durante la guida.

Una persona con un eccesso di divergenza o (exoforia) ha gli occhi tendenzialmente diritti, ma che tendono a scappare verso l’esterno. Dovendo percorrere un lungo tragitto in autostrada questa persona si trova a fissare sempre diritto in avanti con il disturbo delle immagini periferiche che fuggono indietro.
Questa situazione prolungata può indebolire la capacità fusionale dei due occhi, si comincia ad avvertire stanchezza visiva e le immagini tendono a sdoppiarsi o a muoversi davanti al cruscotto dando un senso di vertigine. Nei casi peggiori questo può generare un senso di panico alla guida.

La capacità di collaborazione tra i due occhi può essere equilibrata e potenziata con adeguati esercizi. Non è quindi il caso di allarmarsi.

Nella anamnesi della prima visita chiedo sempre ai miei pazienti se hanno la patente e se guidano senza alcuna difficoltà. Ho così modo di conoscere ed approfondire eventuali loro difficoltà.
Poi controllo se ci sono deviazioni oculari latenti. Se sono presenti, inseriamo nel programma rieducativo appositi esercizi di fusione che aiutano a ripristinare e rafforzare l’equilibrio tra i due occhi.
Ovviamente anche la scelta di lenti correttive viene fatte tenendo presente eventuali deviazioni.

Nel giro di pochi mesi i disturbi alla guida spariscono o si attenuano sensibilmente. Gli esercizi di fusione migliorano anche la messa a fuoco nei rapidi cambi di distanza.
La persona impara a conoscere e controllare i suoi occhi e riprende a guidare senza paura.

Quando gli occhi non collaborano bene

  • Stanchezza oculare
  • Mal di testa dopo guida prolungata
  • Lentezza nel cambiare la messa a fuoco dalla strada al cruscotto
  • Sdoppiamento delle immagini sul fondo della strada
  • Nella guida rapida le immagini periferiche disturbano (desiderio di avere un para occhi)
  • Di notte si sdoppiano i fari delle auto che sopraggiungono.