Terapia ETOS

Dall’esperienza clinica con casi ETOS ho formulato e presentato nel 2017 un protocollo terapeutico per evocare e elaborare le emozioni rimosse entrate in gioco all’insorgere del problema visivo.

Con gli esercizi si avvia un amorevole dialogo con gli occhi del paziente che fa emergere i vissuti traumatici subiti, con la pratica terapeutica si crea un contenitore delle emozioni che possono esprimersi e rinnovarsi prima di tornare a vedere nitido.

Cristina Zandonella - Rieducazione Visiva

ETOS therapy è quindi un protocollo psicoterapeutico evidence-based a mediazione corporea che utilizza gli esercizi visivi del Metodo Zandonella® in un contesto di setting terapeutico per sbloccare le emozioni e risolvere i traumi rimossi.

La teoria di base è che gli spazi neurologici personale, peripersonale ed extrapersonale vengono alterati dal trauma e la persona non riesce a vivere pienamente nel presente. (Zandonella Necca 2014)

Nel setting si agisce attraverso il sistema visivo del paziente traumatizzato per regolare gli spazi neurologici percepiti.

Questa regolazione provoca un’attivazione delle aree visive cerebrali coinvolte. Il paziente rivede il trauma: la paura di ricordare si trasforma in coraggio di vedere per risolvere.

Flash Technique

Messa a punto negli ultimi 15 anni dal Dott. Phil Manfield, la Flash Technique permette al paziente di elaborare ricordi molto disturbanti senza esserne soverchiati.

Tramite la risonanza magnetica funzionale (fMRI), si è verificato che il cervello elabora meglio il trauma quando non è in modalità attacco o fuga. Questa è una tecnica che fa sì che la persona non si spaventi e non entri in modalità attacco o fuga.

Caratteristiche della Flash Technique:

  • è per il paziente e per il terapeuta un’opzione di intervento minimamente intrusiva
  • richiede al paziente un contatto breve e minimo con i contenuti dell’esperienza traumatica
  • rende possibile l’elaborazione di esperienze traumatiche anche a chi fatica ad accedere all’esperienza emotiva associata

La tecnica dello Script

Lo script è un copione. Quando il paziente riesce a rivedere il trauma originario viene invitato a scrivere “il suo copione della scena traumatica”. Si crea così una traccia dell’accaduto, come scrivere un verbale, o appunto il copione di una scena di un film.

La creazione dello script permette al paziente di rivedere la scena originaria che era rimasta impressa nella memoria visiva.

Lo script viene poi recitato dal terapeuta in un contesto di setting, il paziente si abbandona all’ascolto di quanto lui stesso ha scritto in una situazione protetta. Questa attivazione permette di incontrare e vivere le emozioni originarie del trauma che erano rimaste congelate (freezing).

Diviene così possibile completare l’azione interrotta allora per eccesso di pericolo.

Questo consente al sistema nervoso di concludere l’attivazione partita dal trauma (iperarousal), per uscire definitivamente dal pericolo percepito.

Le memorie traumatiche riattivate sono contestualizzate nel presente e non fanno più paura, vengono armonizzate nella situazione attuale.

La terapia è applicabile a bambini, adolescenti e adulti.