Ipermetropia

Si definisce ipermetrope un occhio che ha il bulbo oculare più piccolo dell’occhio emmetrope.

Da piccoli siamo quasi sempre ipermetropi perché abbiamo gli organi proporzionati al nostro corpo minuto. Crescendo diventiamo emmetropi, i nostri occhi raggiungono dimensioni ideali per avere una buona refrazione e vedere bene.

Intuitivamente di un bambino ipermetrope possiamo dire che i suoi occhi stanno crescendo troppo poco rispetto al resto, mentre se è un adulto ad avere questo difetto possiamo dire che i suoi occhi non sono cresciuti tanto quanto l’intera persona.

L’ipermetrope avrà più difficoltà a mettere a fuoco da vicino ed è possibile che compensi questa difficoltà utilizzando maggiormente l’accomodazione. Un ipermetrope adulto intorno ai 40/45 anni può cominciare ad avere difficoltà anche da lontano.

Per un bambino la rieducazione terrà in considerazione che il normale sviluppo farà crescere anche gli occhi e quindi favorirà una naturale riduzione del difetto.

Per un adulto è utile considerare che l’ipermetropia viene parzialmente o totalmente compensata da una buona attività accomodativa. Per autocorreggersi o diminuire un difetto di ipermetropia bisogna ampliare la propria capacità accomodativa, imparare a mettere a fuoco sempre meglio senza sforzarsi.

Tipi di ipermetropia

Il programma riabilitativo e la scelta correttiva variano sensibilmente a seconda del tipo di ipermetropia da trattare.

Possiamo distinguere tra:

  1. ipermetropia associata a esoforia. La persona si sforza di mettere a fuoco e induce per sforzo accomodativo una situazione di eccessiva convergenza oculare.
  2. Ipermetropia associata a exoforia. Il Training Visivo dà subito gratificazione perché, correggendo l’exoforia, si può diminuire rapidamente l’uso della correzione.
  3. Ipermetropia associata ad astigmatismo miopico. Il difetto tende a zero, con la spinta incoraggiante della rieducazione si può arrivare a una buona visione naturale.
  4. Ipermetropia associata a astigmatismo ipermetropico. È la più lunga da trattare perché assomma due difetti che vanno nella stessa direzione.
  • Esercizi di mobilità oculare per sciogliere i blocchi motori e modulare il sistema di inseguimento lento SPS (Smooth Pursuit System).
  • Esercizi di fusione in convergenza e divergenza per regolare il Near Reflex Triad (NRT).
  • Esercizi di acuità visiva che attivano il Sistema saccadico (SS) di fissazione.
  • Esercizi di accomodazione per ampliare la capacità accomodativa e migliorare la visione da vicino.
  • migliorare l’ipermetropia presente
  • ripristinare una buona visione naturale da lontano
  • migliorare la capacità visiva da vicino
  • evitare l’uso di lenti per lontano e ridurre l’uso di occhiali per vicino
  • in caso di soggetti in età evolutiva ridurre l’ipermetropia fino a completa risoluzione

Approfondimento

Il termine “ipermetropia” viene dal greco hipérmetros, eccessivo, e opia, vista. L’azione dell’ipermetrope è eccessiva, troppo carica d’energia nell’impegno di accomodare e rendere nitida la visione di uno spazio altrimenti sempre confuso.

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Testimonianze

I risultati clinici ottenuti, le esperienze e le emozioni provate durante il percorso riabilitativo del Metodo Zandonella®. Leggi le testimonianze di chi ha seguito il Training Visivo Neuropsicologico per l’ipermetropia.

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