Eteroforie

Ortoforia

Quando guardiamo un oggetto, gli occhi si posizionano in modo che le loro linee di sguardo si incontrino esattamente sul punto mirato. Se questo accade spontaneamente, senza tensione o difficoltà, si parla di ortoforia, gli occhi hanno le linee visive perfettamente parallele per la visione da lontano e sempre adeguatamente convergenti per la visione da vicino.

Tale situazione ideale si realizza raramente nella realtà. Molto più frequentemente gli occhi sono abbastanza allineati e il riflesso di fusione interviene ad aggiustare la mira. Questa “voglia di deviare dall’allineamento” assume direzioni diverse a seconda della persona, può essere più o meno intensa, ma costituisce un processo sempre attivo e operante.

Eteroforie

La “voglia di deviare” degli occhi viene definita in oculistica eteroforia e considerata un’anomalia della visione binoculare.

Mentre nello strabismo manifesto gli occhi risultano sempre disallineati in una determinata direzione, nell’eteroforia gli occhi appaiono dritti e deviano solo in determinati momenti. La deviazione è meno grave perché non è costante e rimane nascosta: si parla allora di strabismo latente o deviazione oculare latente.

Queste condizioni di disequilibrio che il paziente avverte e tante volte non sa descrivere sono un costante disturbo agli occhi.

L’eteroforia può slatentizzarsi e divenire tutto ad un tratto una deviazione manifesta, o si può di colpo cominciare a vedere costantemente doppio. Entrambe queste condizioni sono molto penalizzanti e più difficili da recuperare con la rieducazione, è meglio agire per tempo.

Esoforia

In questo caso gli occhi tendono a convergere più del necessario per focalizzare un punto vicino, a volgersi eccessivamente uno verso l’altro. Quando devono guardare lontano, gli occhi si orientano su un punto più prossimo di quello che dovrebbero fissare.

La causa dell’esoforia è uno spasmo accomodativo, un permanere costante dei muscoli oculari in convergenza, gli occhi continuano a regolare la messa a fuoco per vicino anche quando guardano lontano. Risulta così alterato un riflesso fondamentale per la messa a fuoco: il Near Reflex Triad (NRT). 

L’eccesso di convergenza può causare l’insorgere o l’aggravarsi di miopia. Alle volte si riscontrano miopie semplicemente dovute a spasmo accomodativo (pseudomiopia).

Anche stati psicologici conseguenti a traumi emozionali o situazioni di stress prolungato possono portare all’esoforia che rappresenta sempre un atteggiamento di introversione. Ci si chiude in se stessi restringendo il proprio spazio visivo, come a voler sparire. (Sindrome ETOS).

  • Dolore agli occhi.
  • Mal di testa localizzato alla fronte.
  • Visione annebbiata improvvisa.
  • Immagini distanti che tendono a sdoppiarsi.
  • Alla guida si sdoppia la linea della strada e si confonde l’orizzonte.
  • Lo schermo della tv si muove o si raddoppia.
  • Se sei miope ti danno fastidio gli occhiali e ci vedi peggio.
  • Quando passi lo sguardo da vicino a lontano vedi tutto appannato.
  • Esercizi di mobilità oculare per sciogliere i blocchi motori e modulare il sistema di inseguimento lento SPS (Smooth Pursuit System).
  • Percezione della diplopia fisiologica con esercizi di fusione in convergenza per riallineare gli occhi da vicino.
  • Espansione graduale dell’area di allineamento binoculare a una distanza sempre maggiore con esercizi di fusione in divergenza.
  • Annullamento del riflesso di spasmo Spasm of the near reflex (SNR) e ripristino e modulazione del riflesso Near Reflex Triad (NRT).
  • Consolidamento della condizione di ortoforia a tutte le distanze con esercizi di stereoscopia.
  • Eliminazione definitiva dello spasmo, Spasm of the near reflex (SNR).
  • Ripristino dell’ortoforia.
  • Riduzione dell’esoforia a valori accettabili.
  • Riduzione o eliminazione della miopia da spasmo.
  • Eliminazione della diplopia.

Exoforia

Con questa deviazione oculare latente gli occhi tendono a deviare verso l’esterno. Si pensi a una carrozza trainata da due cavalli che, anziché andare dritti, tendono entrambi a fuggire verso l’esterno della strada: immaginiamo la fatica del conduttore!

Esistono due tipi di exoforia:

  1. da insufficienza di convergenza
  2. da eccesso di divergenza.

Per diagnosticarla occorre eseguire i seguenti test: cover test, Ala di Maddox e croce di Maddox.

Exoforia da Insufficienza di convergenza

Nel caso di insufficienza di convergenza gli occhi fanno fatica a volgersi l’uno verso l’altro, cioè a convergere, via via che l’oggetto si avvicina al viso. C’è un limite di punto prossimo oltre il quale un occhio comincia a deviare verso l’esterno, anziché convergere più intensamente.

Avvicina una mira visiva, come la punta di una matita, agli occhi della persona potrai scoprire che questa:

  • Corruga la fronte.
  • Solleva il mento per arretrare la testa e gli occhi.
  • Quando l’oggetto si avvicina troppo, devia improvvisamente un occhio.
  • Vede doppio l’oggetto.

I sintomi della insufficienza di convergenza sono molto disturbanti e possono compromettere le normali attività della persona. Per questo è estremamente importante una diagnosi precoce.
Chi ne è affetto può avvertire:

  • Dolore agli occhi.
  • Mal di testa frontale.
  • Difficoltà di concentrazione.
  • Difficoltà di lettura.
  • Senso di movimento e instabilità delle lettere di uno stampato.
  • Visione sfuocata da vicino.
  • Visione doppia da vicino.

Attenzione: Nei bambini l’exoforia può venir scambiata per un disturbo dell’attenzione (ADHD), o dislessia (DSA). Correggendo la deviazione oculare, si riscontra un netto miglioramento nell’atteggiamento e nella resa scolastica.

Una exoforia non corretta dà luogo spesso all’insorgere di una miopia. Agendo tempestivamente sulla deviazione è possibile far rientrare la miopia ed evitare il suo sviluppo. Oppure può essere la causa di una precoce presbiopia. Il programma di rieducazione prevede:

  • Esercizi di mobilità oculare per sciogliere i blocchi motori e modulare il sistema di inseguimento lento SPS (Smooth Pursuit System).
  • Percezione della diplopia fisiologica con esercizi di fusione in convergenza per riallineare gli occhi da vicino.
  • Ripristino e modulazione del riflesso Near Reflex Triad (NRT).
  • Ripristino della convergenza con attivazione del riflesso Near Reflex Triad (NRT).
  • Ripristino dell’ortoforia.
  • Riduzione dell’exoforia a valori accettabili.
  • Riduzione o eliminazione della miopia da disallineamento.
  • Eliminazione della diplopia.

Exoforia da eccesso di divergenza

Nel caso di eccesso di divergenza la persona riesce a convergere da vicino, ma quando guarda lontano i suoi occhi anziché mantenersi paralleli tendono a divergere eccessivamente. Un occhio in particolare perde il controllo e devia verso l’esterno.

Chiedi alla persona di fissare una mira lontana. Può succedere che questa:

  • Devi verso l’esterno con un occhio e fissi solo con l’altro, passando così dalla visione binoculare alla visione monoculare.
  • Veda le immagini distanti muoversi e ballare, e avverta un senso di vertigine e squilibrio.
  • Veda doppia la mira lontana.
  • Per evitare lo sdoppiamento ruoti la testa di lato e pieghi il collo.
  • All’aperto, con luce solare intensa, chiuda un occhio strizzandolo.

I sintomi di questa deviazione sono altrettanto invalidanti per la persona e possono precludere le normali attività quotidiane. Sono:

  • Difficoltà dello studente a mantenere lo sguardo sulla lavagna.
  • Difficoltà alla guida, specialmente su percorsi rettilinei come l’autostrada.
  • Perdita dell’equilibrio, soprattutto in movimento nello spazio.
  • Crisi di vertigine, più frequente la mattina appena svegli.
  • Crisi di panico, possibile in spazi aperti e affollati (agorafobia).

Attenzione: la mancata diagnosi di questo problema può indurre nella persona un senso di isolamento. Essa teme di avere un disturbo psicologico grave che non viene compreso. In realtà soffre di fenomeni soggettivamente disturbanti e difficili da descrivere se non aiutato dallo specialista.

  • Esercizi di mobilità oculare per sciogliere i blocchi motori e modulare il sistema di inseguimento lento SPS (Smooth Pursuit System).
  • Esercizi di fusione in divergenza per ripristinare il corretto allineamento degli occhi nella visione lontana. Attivazione del sistema di vergenza VS (Vergence System).
  • Esercizi di stereoscopia per rafforzare e stabilizzare il massimo grado di visione binoculare singola.
  • Regolazione del sistema di vergenza VS (Vergence System) per la visione distante.
  • Ripristino dell’ortoforia.
  • Annullamento dell’exoforia per lontano.
  • Riduzione o eliminazione della miopia da disallineamento.
  • Eliminazione della diplopia per lontano.

Approfondimento

Si chiamano deviazioni oculari latenti tutte le situazioni in cui gli occhi tendono a scappare dalla direzione ortoforica. Sono latenti, cioè nascoste, perché in realtà gli occhi restano comunque puntati sull’oggetto di attenzione, ma lo fanno a fatica e malvolentieri.

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I risultati clinici ottenuti, le esperienze e le emozioni provate durante il percorso riabilitativo del Metodo Zandonella®. Leggi le testimonianze di chi ha seguito il Training Visivo Neuropsicologico per le eteroforie.

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