Strabismo

Con il Training Visivo Neuropsicologico Metodo Zandonella® si può trattare lo strabismo (deviazione oculare manifesta) sia dei bambini che degli adulti.

Il protocollo di trattamento presenta nei due casi qualche differenza.

Esotropia accomodativa nei bambini

Spesso lo strabismo convergente dei bambini si manifesta nei primi tre anni di vita. Può avere un’insorgenza improvvisa, dopo una febbre, o a seguito di uno spavento o per disagio emozionale. Alle volte succede dopo la nascita di un fratellino o di una sorellina.

In realtà lo strabismo si stava già preparando un po’ alla volta e poi improvvisamente la visione binoculare si scompensa del tutto.

La prima cosa da fare è la visita oculistica con l’esame in ciclopegia. Se dall’esame risulta un difetto visivo, questo va corretto completamente con le lenti correttive. La correzione totale serve ad impedire che parta il riflesso di iperconvergenza.

L’esame oculistico permette inoltre di rilevare l’eventuale presenza di ambliopia, cioè una capacità visiva ridotta anche con la correzione, sull’occhio che devia maggiormente.

Gli occhiali prescritti vanno portati dal bambino costantemente al fine di annullare il riflesso di iperconvergenza.

Inizialmente il bambino strabico può non accettarli perché si è abituato ad autocorreggersi proprio stortando gli occhi. Gradualmente metterà in atto un meccanismo diverso per riuscire a vedere anche con le lenti e questo lo aiuterà a raddrizzare gli occhi. Noi chiamiamo questo meccanismo riflesso disaccomodazione o rilascio accomodativo.

PRIMA FASE

  • Esercizi di mobilità oculare per sciogliere i blocchi motori e modulare il sistema di inseguimento lento SPS (Smooth Pursuit System).
  • Attivazione del sistema saccadico SS (Saccadic System).
  • Stimolazione dei fotorecettori foveali e del sistema di fissazione bifoveale.
  • Agendo contemporaneamente sulla mobilità dei due occhi si comincia ad attivare la visione simultanea.

SECONDA FASE

  • Esercizi di fusione per attivare i riflessi di convergenza e divergenza, attivazione del sistema di vergenza VS (Vergence System).

TERZA FASE

Viene a questo punto presa in considerazione la capacità visiva con gli esercizi di acuità visiva. Nel caso in cui uno dei due occhi abbia sviluppato un’ambliopia questa viene corretta da tali esercizi.

QUARTA FASE

L’ultimo passaggio è rappresentato dagli esercizi di sterescopia. Quando il paziente è in grado di eseguire bene gli esercizi di fusione, entrambi gli occhi hanno una buona acuità visiva e si presentano dritti anche con i test ortottici, si può cominciare a lavorare sulla capacità stereoscopica.

A questo punto il paziente non rischia più di regredire a una condizione di strabismo.

Exotropia o strabismo divergente

Per lo strabismo divergente il procedimento è analogo.

Si comincia con visita oculistica e eventuale prescrizione di lenti correttive.

PRIMA FASE

  • Esercizi di mobilità oculare per sciogliere i blocchi motori e modulare il sistema di inseguimento lento SPS (Smooth Pursuit System).
  • Attivazione del sistema saccadico SS (Saccadic System).
  • Stimolazione dei fotorecettori foveali e del sistema di fissazione bifoveale.
  • Agendo contemporaneamente sulla mobilità dei due occhi si comincia ad attivare la visione simultanea.

SECONDA FASE

  • Esercizi di fusione per attivare i riflessi di convergenza e divergenza, attivazione del sistema di vergenza VS (Vergence System).
  • Percezione della diplopia fisiologica con esercizi di fusione in convergenza per riallineare gli occhi da vicino.
  • Ripristino e modulazione del riflesso Near Reflex Triad (NRT).

Strabismo degli adulti

L’adulto affetto da strabismo è abituato da anni a convivere con una situazione di instabilità visiva che comporta sforzo, tensione e insicurezza.

Spesso ha messo in atto degli aggiustamenti visivi personali che marcano il disequilibrio e compromettono la messa a fuoco.

La rieducazione visiva tiene conto in questi casi delle esigenze pratiche e lavorative della persona da riabilitare.

È comunque nostra frequente esperienza clinica che il paziente adulto affetto da strabismo possa acquisire la visione binoculare singola e anche percepire la stereoscopia.

Il programma rieducativo segue le stesse fasi proposte per il bambino con esercizi per adulti.

Il ripristino della visione binoculare migliora rapidamente la capacità di messa a fuoco. L’adulto rieducato vedrà meglio e con meno sforzo sia da lontano che da vicino.

Approfondimento

“Strabismo” ha radici etimologiche nel greco strabismós, derivato di strabós , che significa losco, guercio. Non è un bel termine dunque, perché losco è chi guarda stringendo gli occhi e aggrottando le sopracciglia e guercio chi guarda torvo per indole cattiva, o disposizione malevola.

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Testimonianze

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