Studio osservazionale sugli effetti delle vibrazioni sonore e cromatiche sulla vista

Condotto da Maria Cristina Zandonella Necca (psicologa, psicoterapeuta, neuropsicologa), Francesca Bascialli (musicista, ricercatrice sul Suono), Paola Martini (ottico- optometrista)

Le premesse:

Per indagare gli effetti delle vibrazioni sonore e cromatiche sulla vista, in particolar modo sull’acuità visiva e sulla visione binoculare (fusione e stereoscopia), abbiamo svolto un’esperienza con 15 soggetti, maschi e femmine, di età compresa fra i 35 e i 70 anni, con problematiche visive diverse. L’esperienza è stata condotta in modalità di gruppo, durante un corso di quattro giorni, in un agriturismo situato in contesto naturale.
I partecipanti hanno aderito alla proposta su base volontaria.

L’idea di questa esperienza strutturata in più giorni nasce dall’aver verificato in singole giornate di proposta terapeutica la potenziale efficacia del trattamento e il gradimento dei pazienti.

Le nostre ipotesi:

Sulla base di quanto osservato nelle singole giornate, abbiamo ipotizzato che:

  1. Le vibrazioni sonore e cromatiche abbiano un effetto positivo sull’acuità visiva e sulla visione binoculare migliorando fusione e stereoscopia
  2. L’applicazione bilaterale dei diapason abbia un’azione sul bilanciamento di acuità visiva tra occhio destro e occhio sinistro
  3. Le vibrazioni cromatiche e sonore inducano una condizione di benessere percettivo nella persona che migliora lo stato psicologico, la motivazione e la voglia di vedere.

I nostri strumenti:

  • Stereoscopio
  • Bioptor Vision Test per lontano e per vicino
  • Stereogrammi
  • Tavola ottotipica decimale
  • Vectogrammi polarizzati con occhiali polarizzati
  • Diapason
  • Occhiali con filtri colorati (7 colori)
  • Tavole colorate per la mobilità oculare e tavole forma-colore per la fissazione
  • Strumenti suono-vibrazionali

Terapie proposte

  • Training Visivo Neuropsicologico Metodo Zandonella®
  • Terapia con diapason
  • Applicazione degli occhiali con filtri colorati e diapason
  • Humming, uso terapeutico della voce
  • Stimolazioni sonore
  • Momenti di psicoterapia di gruppo

La procedura

L’esperienza è iniziata giovedì alle 15:00 e si è conclusa domenica alle 13:00.
Abbiamo operato esclusivamente in contesti di natura: tre giorni all’interno dell’agriturismo e un giorno al mare e sul Delta del Po.
In fase iniziale abbiamo creato il gruppo dei partecipanti, lasciando spazio alle loro presentazioni, senza dir loro nulla sulle esperienze che sarebbero state proposte, semplicemente presentando le tavole colorate e gli strumenti con i quali avremmo lavorato.
Li abbiamo invitati a scegliere uno o due colori dai quali si sentivano rappresentati o attratti al momento.

Pre-test

Tutti i partecipanti sono stati sottoposti al Bioptor Vision Test di Stereo Optical Co. che consiste in una serie di test in colori naturali per monitorare le principali funzioni della visione binoculare.

Il test è standardizzato e si esegue con uno stereoscopio; permette di valutare i seguenti indici visivi per lontano e per vicino:

  • Foria verticale
  • Foria orizzontale
  • Fusione
  • Acuità visiva monoculare e binoculare
  • Stereoscopia

I risultati sono stati registrati sull’apposito Scoring Test

Lo scoring test

Scoring Test

Abbiamo quindi messo in evidenza i punti di debolezza di ogni soggetto, cioè quando la risposta non raggiungeva il livello di sufficienza previsto.

Questi i risultati di insufficienza sui 15 soggetti:

Lontanoinsufficienza sui 15 soggetti
Foria verticale1 soggetto
Foria orizzontale7 soggetti
Fusione9 soggetti
Acuità visiva monoculare e binoculare7 soggetti
Stereoscopia13 soggetti
Vicinoinsufficienza sui 15 soggetti
Foria orizzontale8 soggetti
Fusione7 soggetti
Acuità visiva monoculare e binoculare7 soggetti

La pratica

Il gruppo ha praticato gli esercizi base del Training Visivo Neuropsicologico Metodo Zandonella® utilizzando esclusivamente tavole colorate.

Ad ogni partecipante è stata assegnata la tavola corrispondente al colore scelto.
Sono stati eseguiti esercizi di mobilità oculare, accomodazione e fusione.

Fase 1

Abbiamo scelto una procedura graduale separando inizialmente le stimolazioni sonore da quelle visive.
Volevamo che venissero percepite selettivamente: solo suono (Bagno di Suoni), solo vista (Training Visivo) per poi associarle in sinergia.

Bagno di Suoni

Il Bagno di Suoni è stato effettuato la prima sera per entrare nell’aspetto vibrazionale e facilitare l’ascolto percettivo. I soggetti erano sdraiati a terra al buio, con gli occhi chiusi. Il suono dei diversi strumenti suono-vibrazionali è stato proposto nel corso di una sequenza guidata che è durata circa un’ora.

Training Visivo Neuropsicologico

Gli esercizi visivi sono stati scelti per sciogliere mobilità oculare, stimolare fissazione, acuità visiva e fusione.
Particolare attenzione è stata messa nella percezione del colore, rilevamento del colore complementare nella post immagine retinica, percezione di colori eidetici.

Abbiamo preso nota delle difficoltà esecutive dei singoli partecipanti.

Esercizio Sole colorato per la mobilità oculare

Esercizio Sole colorato per la mobilità oculare

Fase 2

A questo punto abbiamo introdotto i diapason nella pratica del Training Visivo Neuropsicologico.

Abbiamo osservato che l’applicazione dei diapason facilitava l’esecuzione degli esercizi in chi aveva presentato difficoltà iniziali.

I soggetti sono stati invitati a emettere vocalizzi (humming) durante fasi indicate della pratica, e a cantare dolcemente (ninna nanna) durante gli esercizi oscillatori di attivazione del nistagmo optocinetico.

L’esercizio di lettura a distanza della tavola ottotipica è stato ripetuto con più stimoli differenti. I soggetti:

  1. Ammiccavano ad ogni cambio di riga e leggevano a voce alta scandendo bene le lettere (blinking e shifting)
  2. Riprovavano la lettura con l’ascolto di diversi intervalli sonori
  3. La lettura è stata poi riproposta con l’ausilio di strumenti di percussione che aiutavano a stare nel ritmo di scansione dell’immagine, per favorire il riflesso saccadico di fissazione.

Post-test

Alla conclusione dell’esperienza abbiamo ripetuto il Bioptor Vision Test per ogni partecipante, ritestando solo i punti che non avevano ottenuto punteggio sufficiente allo scoring test e aggiungendo l’applicazione dei diapason durante l’esecuzione del test.

A seconda del soggetto e delle sue problematiche, abbiamo usato differenti intervalli con i diapason per scegliere quello che avrebbe potuto dare il miglior risultato nel test finale.

Quindi lo abbiamo registrato applicando per ciascun soggetto l’intervallo da noi ritenuto più adatto.

Questi i risultati di passaggio da insufficiente a buono sui 15 soggetti:

Lontanoinsufficienza sui 15 soggetti
Foria verticale1 soggettonessun miglioramento
Foria orizzontale7 soggetti6 miglioramenti al buono
Fusione9 soggetti8 miglioramenti al buono
Acuità visiva monoculare e binoculare7 soggetti6 miglioramenti al buono
Stereoscopia13 soggettinon ritestata*

*In considerazione della grande difficoltà riscontrata dai soggetti al test (13 su 15 insufficienti) abbiamo scelto di effettuare il test finale di stereoscopia nello spazio reale con il vectogramma.

Vicinoinsufficienza sui 15 soggetti
Foria orizzontale8 soggetti5 miglioramenti al buono
Fusione7 soggetti6 miglioramenti al buono
Acuità visiva monoculare e binoculare7 soggetti4 miglioramenti al buono

Abbiamo riscontrato che la vibrazione sonora aveva risultati positivi sui test visivi.


I soggetti erano molto partecipanti, gradivano la stimolazione.


Esperienze percettive

In piscina

Abbiamo cercato di creare un clima di distensione e leggerezza con momenti ludici e di aggregazione. Per esempio è stato proposto un bagno in piscina con vibrazioni sonore per far sperimentare l’effetto delle vibrazioni in acqua. L’acqua è un buon conduttore e permette di produrre un’intensa reazione vibrazionale percepibile direttamente sulla superficie corporea e all’interno del corpo.

In acqua con campane tibetane

In acqua con campane tibetane

In natura con occhiali colorati

La bellezza delle valli del Delta del Po vista con filtri di tutti i colori

La bellezza delle valli del Delta del Po vista con filtri di tutti i colori

In luoghi di natura appositamente selezionati, abbiamo fatto sperimentare gli occhiali Biosonic con filtri colorati ideati dallo psicologo John Beaulieu.
Ogni colore veniva abbinato ad uno specifico intervallo musicale con diapason come da indicazione dello stesso Beaulieu.

Gli ambienti naturali sono stati scelti per favorire una percezione di profondità stereoscopica.
I soggetti erano invitati a esprimere le loro impressioni e sensazioni percettive di cui abbiamo preso nota.

L’esperienza immersiva degli occhiali colorati con diapason voleva attivare la visione spaziale, la via visiva “del dove” (the where stream) identificata dai neuropsicologi Milner e Goodale, fondamentale per la visione stereoscopica.

I soggetti sono stati invitati a camminare e a esplorare lo spazio con i filtri colorati. Volevamo indagare se avvenivano modificazioni nella percezione dei tre spazi neurologici:

  • spazio personale
  • spazio peripersonale
  • spazio extrapersonale

In generale la visione risultava più aperta nello spazio e meno concentrata sul dettaglio.

Tecnicamente i filtri colorati toglievano nitidezza (visione foveale attenuata) e attivavano la visione dell’insieme (visione periferica amplificata).
Con gli occhiali il mondo veniva visto “a colori” nella sua totalità ed era un mondo divertente da esperire.
Abbiamo costatato che il vedere colorato stimolava la percezione della stereoscopia.
A livello psicologico l’esperienza ha spostato l’attenzione dalla visione cognitiva “Cosa vedo?” alla percezione sensoriale “Come vedo?”.

Questa esperienza, amplificata dalle stimolazioni sonore, ha avuto nei partecipanti l’effetto della percezione di una maggiore profondità di campo e di usare i due occhi insieme.
I partecipanti: “Vedo di più la profondità”, “Vedo stereoscopico!”, “Sento che i miei occhi guardano insieme”.

L’effetto delle lenti colorate

L’effetto delle lenti colorate

Con le tavole colorate

La tavola Sole colorata contiene nei raggi il colore complementare, per esempio il Sole verde ha i raggi di colore rosso, il Sole viola ha i raggi gialli.

Queste tavole sono state proposte per stimolare il movimento di inseguimento lento (smooth pursuit) dei muscoli oculomotori.
Volevamo verificare anche l’effetto percettivo del colore guardato in modo intenso con il suo complementare in una fissazione prolungata.

A seguire abbiamo insegnato esercizi sulla percezione della post immagine e della visione eidetica che alcuni soggetti sono riusciti ad attivare. In diversi hanno riferito di vedere colori ad occhi chiusi e di aver fatto sogni più colorati.

A livello emozionale, alcuni soggetti hanno manifestato disturbo e avversità per il colore complementare.
Accompagnati dal processo terapeutico questi soggetti hanno accolto le emozioni suscitate dal colore complementare, alle volte rievocando traumi pregressi ed episodi rimossi. Sono riusciti così a incontrare e integrare anche le resistenze interne a livello somatico (crisi di pianto, sblocchi della rigidità, racconto di episodi biografici al gruppo…)

Esercizio di fusione con tavole forma colore

Stereoscopia con Vectogramma

La capacità stereoscopica è stata valutata al test finale nello spazio reale.

Il vectogramma è un’immagine stereoscopica che ha subito un processo di polarizzazione e va osservata con occhiali polarizzati.
Abbiamo proiettato il vectogramma a distanza di 3 metri su schermo argentato.

Con questa prova 14 soggetti su 15 hanno risposto correttamente al test stereoscopico, una sola persona non ha visto la stereoscopia!

Momenti di ascolto ed espressione corporea

Abbiamo dedicato dei momenti all’ascolto guidato delle percezioni corporee (interocezione) e alla capacità d’azione espressiva (propriocezione), come le raffigurazioni di forme geometriche con il corpo e vocalizzi.

Gli spazi dedicati a queste pratiche sono stati accolti dai soggetti con piacere e partecipazione.

I partecipanti esprimono la forma geometrica della Stella con il corpo e la voce (Humming)

I partecipanti esprimono la forma geometrica della Stella con il corpo e la voce (Humming)

Esperienza di ascolto dei suoni della natura in spiaggia

Esperienza di ascolto dei suoni della natura in spiaggia


Osservazioni psicologiche

Possiamo dire che i diapason e le vibrazioni si connettono in maniera istantanea con la sensazione corporea e danno un senso di benessere.
Quando la vibrazione viene associata a un atto di percezione visiva, l’ascolto vibrazionale ha un’azione benefica sugli occhi e la visione migliora.

Risulta avvalorata la considerazione psicologica che nel disturbo visivo ci sia una componente di sforzo percettivo e di conflitto interiore. La persona si sente in obbligo di adeguarsi all’ambiente in cui vive e di compiacere alle persone che hanno influenza su di lei, e vive una conflittualità interiore tra la visione che le viene imposta e la visione proposta dal suo sentire.

Più siamo armonici e allineati con il nostro sentire e meglio vediamo.

Le persone hanno espresso soddisfazione per lo stato di benessere provato nelle esperienze, per il senso di leggerezza, per il sollievo dalle problematiche, per l’ilarità spontanea che non provavano da tanto tempo, seppur durante le esperienze sono state frequenti crisi di pianto.

Diversi partecipanti hanno espresso la sensazione di “sentirsi a casa”.

Scrive una partecipante:

“Già dal primo giorno, mentre Francesca ci stava solo mostrando gli strumenti, sentivo delle specie di vibrazioni che partivano dalla mano sinistra e poi si estendevano al braccio sinistro. Quando non c’era nessun suono anche le vibrazioni cessavano. […] Quando l’ammiccamento era accompagnato dal “battere delle dita”, sentivo anche una specie di “vortice” che girava all’altezza del cuore, come qualcosa che dall’interno si muoveva in senso circolare. […] Grazie ancora per tutte queste belle sensazioni che ho potuto provare e un ringraziamento anche al gruppo perché, come poche volte mi era capitato, mi son sentita come mi piacerebbe veramente essere”


Effetti percettivi dei colori

I partecipanti hanno scelto il colore che volevano sperimentare e hanno espresso cosa rappresentava per loro, questo li ha aiutati a contattare e imparare a descrivere il proprio temperamento e a differenziarsi dagli altri.

Abbiamo chiesto ai soggetti di scrivere in poche righe le percezioni, le sensazioni, gli stati d’animo, le emozioni che l’applicazione del colore scelto utilizzato con le tavole colorate e con gli occhiali colorati suscitava in loro. Questo quanto riportato da loro:

GIALLO
Attrazione, protezione, senso dello spazio, benessere, leggerezza, calma, rilassante, solarità, sorriso luminoso, visione più nitida, gioia, luce, calore, libertà, leggerezza.

“Grazie a te giallo, mi hai avvolto teneramente con il tuo calore, consentendomi di vedere con più nitidezza la bellezza di ciò che mi circonda. Sei il mio stargate”

VERDE
Serenità, rilassamento, pace, guarigione.

“Mi infondi pace, tranquillità, armonia ed equilibrio. Quando ho indossato gli occhiali del tuo colore queste sensazioni si sono amplificate e l’aggiunta del suono del diapason è stata la ciliegina sulla torta: L’armonia con la natura si è fusa nel mio cuore”

AZZURRO
Estraniamento, universale, planetario.

“È come vedere un mondo che non esiste ma c’è”

“Grazie a te, azzurro, in un primo momento il tuo freddo mi ha spaventato e commosso. Grazie alla complicità con la natura, sono stata presa per mano e portata verso la mia pace interiore. Questo splendore ha asciugato le mie lacrime…”

“Stando e piangendo, ed entrando in simbiosi con la pianta [indossando gli occhiali azzurri] si apre la Visione”

VIOLA
Surrealtà, stupore, leggerezza, distacco, pace, tranquillità, benessere, risata.

“Mi sento come in una favola”

“Mi fa stare più dritta”

“Meglio del cinema!”

“Ho messo gli occhiali viola ed il senso di pace, serenità e tranquillità è aumentato. Lentamente, le vibrazioni che sentivo sul lato sinistro ho iniziato a sentirle anche sul lato destro anche se con minor intensità. Così stavo meglio ed infatti ricordo di aver detto a Francesca che mi sentivo più ‘equilibrata’ rispetto a prima”

GIALLO
Gioia, luce, regalità, solare, energia, fastidio, malessere, pianto, senso di fatica, disarmonia, squilibrio tra parte destra e sinistra.

“Sento gli occhi che lavorano, poi si distendono e trovano spazio”

“Mi sentivo tipo “squilibrata” perché sentivo da un lato un qualcosa [delle vibrazioni] che invece non sentivo dall’altro lato e quindi avevo un senso di fastidio”

ROSSO
Forza, passione, sentimento, sensualità, avversione, fastidio, attivazione corporea ed emotiva a vari livelli.

Apocalittico, ricordo di sofferenza, sangue (“Dentro quel liquido rosso ci siamo perse per sempre”), forzatura, disarmonia, sensazione stancante, “Sento ansia nel plesso solare”

BIANCO E NERO
“Mi piace pensare che due colori fondamentali siano come la mamma e papà. La mamma il bianco, il papà il nero.
Solo una madre può dare vita a sette colori a cui anche il papà contribuisce. Sono arrivato qui con un colore, me ne andrò insieme ad un altro colore.
Che tristezza sarebbe una vita in bianco e nero e che meraviglia una vita a colori!!!”


Verifica delle ipotesi

  1. Abbiamo verificato con il Bioptor Vision Test che l’applicazione dei diapason migliorava l’acuità visiva, le eteroforie e la fusione.
  2. I diapason hanno avuto un‘azione di miglioramento del bilanciamento della visione binoculare e gli occhiali con filtri colorati hanno migliorato la percezione della stereoscopia.
  3. I partecipanti avevano lo stupore dei bambini nel guardare e si divertivano a sperimentare le loro possibilità visive. Tutti hanno vissuto l’esperienza con occhiali colorati e diapason come gradevole, immersiva e di sollievo. Amplificava percezioni positive (‘rende il mondo più bello!’) e incoraggiava a sperimentare altre possibilità percettive più gioiose e più confacenti alla propria personalità (scelta del colore).

Le persone esperivano un risveglio di fiducia e incoraggiamento all’utilizzo delle proprie risorse interiori di benessere.

L’esperienza percettiva vissuta rimaneva nella memoria come una possibilità di stare in una condizione psicofisica di maggior benessere.


Nei giorni successivi in studio

Pochi giorni dopo, incoraggiati dall’esperienza positiva, abbiamo deciso di riproporre il vectogramma a tre soggetti che avevano partecipato all’esperienza e che presentavano esoforia.

Questi i risultati ottenuti:

1° soggettoEsoforia da 7 diottrie prismatiche per vicino a 0, condizione di ortoforia.
2° soggettoDa esoforia 3 diottrie prismatiche a 0, ortoforia.
3° soggettoPresenta un alto grado di esoforia con diagnosi oculistica di spasmo accomodativo.
Per questa donna di 38 anni il risultato è stato sorprendente:
– da esoforia di oltre 15 diottrie prismatiche a 0
– da stato refrattivo di miopia di
OD sf. -4,00 cil.-1,00, OS sf.-4,00 cil.-0,75
a
OD sf.+0,00 cil.-0,75, OS sf.+0,00 cil.+0,25
Le misure prese con autorefrattometro mettono in risalto che il cambio refrattivo è avvenuto in 5 minuti : prima misura alle ore 9:26, seconda misura alle ore 9:31.
Tempo della stimolazione con vectogramma: 3 minuti.
Misurazione della vista della paziente prima e dopo la stimolazione con vectogramma

Queste le misure della vista della paziente prima e dopo la stimolazione con vectogramma.


Conclusioni

Osserviamo che:

  • Nessuno partecipante ha voluto interrompere la sperimentazione anche se avevamo dato all’inizio l’indicazione che se qualche stimolo avesse superato un limite avremmo immediatamente interrotto.
  • Due persone hanno chiesto che venisse loro cambiato il colore e questo è indicatore del fatto che la percezione di un preciso colore può attivare reazioni psicofisiche e memorie emozionali.
  • Chiedendo ai soggetti di scegliere un colore abbiamo attivato anche un aspetto esplorativo dell’effetto emozionale che può avere una vibrazione cromatica. Questo può aiutare la persona a riconoscere le sue reazioni all’ambiente e alle altre persone.
  • Una volta identificato l’intervallo ideale per il soggetto, cambiando intervalli non ottenevamo nessun incremento. Lo stimolo sonoro produceva una reazione molto identificabile nel soggetto: l’intervallo scelto dava una costante di risultato.

L’esperienza è stata fruttuosa e ha dato i risultati sperati. Quello che ancora non sappiamo è se i risultati perdurino nel tempo, ed eventualmente quante applicazioni degli stimoli sono necessarie per ottenere un risultato stabile, cosa che ci proponiamo di verificare in maniera più sistematica.

L’esperienza ci incoraggia ad eseguire trial scientifici strutturati, controllati e randomizzati su training visivo e stimolazione cromatica e sonora.

Riteniamo importante anche dare il giusto rilievo all’influenza delle condizioni psicologiche sullo stato visivo. Accompagnare la persona a riscoprire le sue risorse interiori di benessere è fondamentale per aiutarla a vedere bene.

Concludiamo con il commento di una partecipante:

“Desideravo da tempo partecipare ancora ad un corso estivo con la Dott. Maria Cristina Zandonella perché è sempre un’esperienza unica.
Parteciparvi in un periodo così “particolare” è stato come entrare in un varco spazio temporale, in una dimensione di cura armoniosa a contatto con il tuo essere emozionale.
Molto intenso, profondo ma anche divertente di quel divertimento sano proprio dell’infanzia di cui l’adulto si può riappropriare.
Partecipare condividendo tempi, ritmi, vibrazioni, emozioni, sensazioni, accogliendo e donando ha permesso (almeno per me) di ricontattare la propria vista riattivando, con l’aiuto di tutti anche la luce interiore da custodire e diffondere. Grazie.”
Flavia

Grazie a tutti!


Bibliografia:

Bates William H., M.D. (1920), The cure of Imperfect Sight by Treatment Without Glasses, Central Fixation Publishing Co., New York City.

Beaulieu John (2021), Human Tuning-Il Suono dei Diapason che guarisce, Verdechiaro Edizioni.

Clark Linda (1975), The Ancient Art of Color Therapy

Goldman Jonathan, Goldman Andi (2017), The Humming Effect-Sound Healing for Health and Happiness, Healing Arts Press, Rochester, Vermont- Toronto, Canada

Huxley Aldous (1954), Le porte della percezione-Paradiso e Inferno, Ed. italiana Mondadori

Keats Beaulieu Thea (2016), Journey Through the Color Worlds, Thea Keats Beaulieu

Keats Beaulieu Thea (2021), Color & Sound, Thea Keats Beaulieu

Lipton Bruce (2012), La biologia delle credenze-come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula, Macro Edizioni

Milner A.D., Goodale M.A. (1995), The Visual Brain in Action, Oxford University Press, Oxford

Rizzolatti Giacomo, Sinigallia Corrado (2006), So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio, Ed. Cortina Raffaello

Strassman Rick (2000), DMT. La molecola dello spirito, Ed. Spazio Interiore

Tolle Eckhart (1997), Il potere di adesso. Una guida all’illuminazione spirituale, Ed. My life

Zandonella Necca Maria Cristina (2014), Occhi Felici. Il metodo Zandonella di rieducazione visiva, Fabbrica dei Segni editore